Violoncellista, direttore d'orchestra e compositore
spagnolo. Il padre, organista, fu il suo primo maestro. Dopo aver imparato
violino e violoncello dal Garcia e armonia dal Rosoredo a Barcellona,
C.
cominciò la sua carriera suonando musica leggera nei caffè.
Qualcuno segnalò la sua perizia alla regina Maria Cristina, che gli
concesse una pensione permettendogli di perfezionarsi a Madrid e a Bruxelles.
Nel 1897 gli venne affidata la cattedra di violoncello al Conservatorio di
Barcellona, dove fondò la Società del Quartetto. In seguito
costituì con Thibaud e Cortot un celebre trio. A Prades (cittadina
pirenaica sulla frontiera franco-spagnola)
C., in compagnia dei
più famosi solisti dell'epoca, passò in rassegna il repertorio
della grande musica ottocentesca, lasciando interpretazioni memorabili dei
Sestetti e
Quintetti di Brahms e d'altre grandi composizioni
romantiche. Sua composizione principale era l'oratorio
El Passebre. In
polemica contro coloro che tolleravano la soppravvivenza del regime franchista,
rinunciò ad ogni concerto nel suo Paese (Vendrell, Tarragona 1876 - San
Juan, Portorico 1973).